La pedalata a ritmo “slow” inizia nella patria del buon vino e raggiunge quella dell’arte e della cultura.
Lungo l’itinerario, le colline circondano a destra e a sinistra il paesaggio visibile e sono coronate da borghi medievali, tentazioni irresistibili per chi pedala nel percorso che unisce Montefalco a Spoleto.
La prima tentazione è Montefalco. Per raggiungerla è necessario aggiungere al percorso qualche chilometro di salita fino al raggiungimento della Torre di Montefalco. Una volta raggiunta si possono vedere gli affreschi di Benozzo Gozzoli e del Perugino, conservati nell’attuale Complesso Museale di San Francesco. Non resta che assaggiare un buon calice di Sagrantino di Montefalco docg all’Enoteca San Francesco e riposarsi in uno degli agriturismi consigliati da Bella Umbria.
Siamo quindi pronti per la tappa che ci porterà a Spoleto, adeguatamente rifocillati e riposati. Chi si ferma per qualche giorno può passare dalla bici al cavallo presso la scuola di equitazione.
Proseguendo sul fondovalle, la campagna delle viti si fonde con quella degli ulivi, disegnando un panorama memorabile. Attorno al chilometro 14 possiamo svoltare per Trevi, nota per la chiesa di Sant’Emiliano, e per il suo borgo ancora autentico, vivo, poco turistico, come le stradine del quartiere medievale La Piaggia o la rettangolare piazza Mazzini. Il Museo della Civiltà dell’Ulivo, ospitato nell’ex convento di San Francesco, racconta le tecniche di coltivazione della pianta e di produzione e conservazione.
Nel tratto fra Trevi e Campello, prima di raggiungere Spoleto, lasciamo a sinistra il Tempietto longobardo e le Fonti del Clitunno, insieme di sorgenti, già famose in epoca romana, che formano un laghetto di acqua fredda e verde. È un poetico scorcio di natura autentica, contrapposto al paesaggio che ci ha accompagnato finora.
Alzando lo sguardo si comincia a scorgere in lontananza Spoleto, dominata dalla Rocca Albomoziana. Il percorso ciclabile termina però a Pontebari: per raggiungere la “Città dei Due Mondi” occorrono altri 3 chilometri in leggera salita, sulla viabilità ordinaria. Consigliamo di parcheggiare la bici e fermarsi per una visita completa, di almeno un giorno. Chi invece ha fretta deve perlomeno visitare il Duomo, con la straordinaria facciata romanica, l’Arco di Druso e il sensazionale affaccio dal Ponte delle Torri.
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