Salve a tutti, mi chiamo Valeria e mi sono appena laureata in mediazione linguistica e culturale presso l’Università per Stranieri di Siena.
La mia tesi di laurea ha analizzato il recente sviluppo del turismo cinese outbound e la capacità del sistema turistico italiano di cogliere l’opportunità che questo mercato rappresenta, andando anche ad indagare le aspettative e prime impressioni sull’Italia di 95 studenti cinesi appena arrivati nella nostra università, sottoponendo loro un questionario da cui sono emersi risultati piuttosto interessanti.
I dati che riguardano i viaggi all’estero intrapresi dai cinesi sono straordinari: si parla di 115 milioni di turisti, che all’estero spendono 165 miliardi di dollari.
Quello cinese è dunque un mercato in piena espansione, con enormi potenzialità da sfruttare; ma l’Italia rappresenta ancora un segmento piuttosto ridotto del movimento outbound cinese. Lecriticità del nostro sistema turistico che finora hanno ostacolato un flusso consistente di arrivi dalla Cina riguardano la carenza di voli diretti che collegano i due Paesi e la lentezza delle procedure per il rilascio del visto turistico.
Inoltre, la scarsa attenzione che gli enti turistici italiani prestano al web cinese sta giocando a sfavore dell’affermazione dell’Italia quale meta imprescindibile di un viaggio in Europa.
Non si può del tutto affermare che l’Italia non sia attiva in iniziative promozionali del turismo incoming cinese: importanti passi in avanti si stanno compiendo soprattutto in vista dell’Expo 2015. Dalla mia analisi risulta, però, evidente come gli enti turistici italiani manchino di azioni di promozione territoriale coordinate e come molte strutture ricettive pecchino di inadeguatezza di servizi essenziali.
Le strutture che volessero rivolgere una maggiore attenzione verso l’incoming cinese, oltre all’inserimento di personale in grado di parlare il mandarino e di materiale informativo in cinese, dovrebbero inserire unbollitore elettrico nelle camere d’albergo, adeguare la colazione ai gusti cinesi, avere il wi-fi libero nei luoghi di interesse turistico, in questo modo registrerebbero consistenti ritorni in termini di immagine, con risultati positivi anche per il territorio.
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